In località Ficoncella presso Civitavecchia, a partire dal 2016, il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, in sinergia con Sapienza Università di Roma, la Soprintendenza competente e le associazioni locali, ha avviato un progetto di ricerca con la volontà di giungere alla riscoperta della città di Aquae Tauri. Le indagini si svolgono in particolare tra il Fosso della Fiumarella e il Fosso dell’Infernaccio. I dati archeologici emersi in questi primi tre anni di attività hanno permesso di appurare che l’area ha avuto un momento di massima espansione tra il I e il II secolo d.C. in relazione ad un grande santuario. È stato inoltre possibile documentare un’importante fase di occupazione databile tra V e VI secolo d.C. Lo scavo ha restituito un corposo quantitativo di materiale ceramico (principalmente ceramiche da mensa, da dispensa e da fuoco, sia di produzione locale che importate) pertinente alle fasi tardoantiche, che permette di trarre alcune considerazioni preliminari sulla cultura materiale del territorio.
La cultura materiale tra V e VI secolo d.C. nel territorio di Civitavecchia. Nuovi dati dal Progetto Acheloo / David, M. V.; Graziano, M. S.. - 6:(2020), pp. 49-53. (Intervento presentato al convegno atti del convegno 2020 tenutosi a Firenze).
La cultura materiale tra V e VI secolo d.C. nel territorio di Civitavecchia. Nuovi dati dal Progetto Acheloo
M. V. David;
2020
Abstract
In località Ficoncella presso Civitavecchia, a partire dal 2016, il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, in sinergia con Sapienza Università di Roma, la Soprintendenza competente e le associazioni locali, ha avviato un progetto di ricerca con la volontà di giungere alla riscoperta della città di Aquae Tauri. Le indagini si svolgono in particolare tra il Fosso della Fiumarella e il Fosso dell’Infernaccio. I dati archeologici emersi in questi primi tre anni di attività hanno permesso di appurare che l’area ha avuto un momento di massima espansione tra il I e il II secolo d.C. in relazione ad un grande santuario. È stato inoltre possibile documentare un’importante fase di occupazione databile tra V e VI secolo d.C. Lo scavo ha restituito un corposo quantitativo di materiale ceramico (principalmente ceramiche da mensa, da dispensa e da fuoco, sia di produzione locale che importate) pertinente alle fasi tardoantiche, che permette di trarre alcune considerazioni preliminari sulla cultura materiale del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.